Ma cos'è la critica, domando...?
" È il giudizio espresso riguardo ad una data opera... "
Bene, se nella vostra mente avete incominciato a visualizzare la classica formuletta, imparata a pappagallo sui banchi di scuola e poi applicata in ogni discussione dal bar fino alle redazioni di giornale, l'immagine sotto fa per voi.
" Scalata al fallimento ", e voi ne avete appena fatto almeno due o tre gradini con successo...
belle macchine entrambe, certo, ma con quale delle due correreste un Gran Premio?
" È vero, Doc, ma tanti critici professionisti giudicano così... "
Già me la immagino la replica.
Tanti critici giudicano così,vero...e sbagliano!
Volete un nome?
Antonio D'Orrico, critico letterario su " Sette ", supplemento del " Corriere della Sera ", il maggiore giornale italiano ed uno dei maggiori in Europa.
In anni di ( infelice) lettura della sua rubrica del Giovedì, avessi io mai trovato un giudizio oggettivo che fosse uno!
In compenso un fiume, un florilegio, una caterva di " mi piace ", " odio ", " mi ha lasciato freddo " ed altri giudizj soggettivi, cosa su cui gli ho inviato a sua tempo una bella e-mail in cui gli scrivevo in forma estesa quanto vi sto ora riportando in sintesi.
Me l'ha pubblicata, e questo va detto.
Me l'ha pubblicata censurata,tagliata e rimontata come voleva lui, e va detto anche questo...
Certi articoli li fanno proprio per incartare la verdura...
E tanto che parliamo di "Sette", vorrei citare a questo riguardo un bell'articolo su " Persecuzione " di Alessandro Piperno, dalla penna di Pierluigi Battista,sul numero del 9 Dicembre 2010.
Sì, Pierluigi Battista, il notista politico del " Corriere ", per l'occasione diventato critico letterario.
A che servono cinque anni di Lettere&Filosofia per imparare le basi della letteratura, quando scrivi già su un giornale a diffusione nazionale?
Ed a che servono sei anni di Medicina per imparare la chirurgia, quando hai il gioco sopra?
Fulminante, forse da querela, l'incipit sull'opera piperniana.
" Capolavoro,no: troppo impegnativo e pomposo."
Che dire,se non che già dalle prime righe capiamo che il nostro P.G. Battista,o Cerchiobottista, come l'ha soprannominato Travaglio per motivi non immediatamente comprensibili, non la manda di certo a dire all' autore?
Ed infatti appena sotto troviamo un
" Non credete che il romanzo sia bellissimo ? "
Una risposta breve e concisa.
Notevoli anche gli alti laj di Piggì sul fatto che il romanzo, anzi, la "meraviglia" non sia stato accolto ovunque colle meritate scene di isteria collettiva : frasi come " mistero doloroso ","bocciata da persone e conoscenti con le quali mi capita molto frequente di condividere gusti " e " e ancora la cosa sucita sgomento " denunciano nella loro crudezza V.M.18 il giusto stupore verso cotanta incompresione...
The best is yet to come, gentlemen, perché ora arriva la parte migliore, quella che m'ha fatto ridere per non piangere come un imbecille al tavolino del caffé dove leggevo l'articolessa battistiana.
" Inutile cavarsela con le solite formule di rito del recensionismo professionale: è scritto benissimo,è pervaso di amara ironia, è pieno di personaggi straordinari eccetera eccetera..."
Eccetera UN KAISER!
A parte le virgole prima degli " eccetera ",probabilmente rifugiate in Congo, ti sei scordato, Battistuccio caro, ch quelle non sono " le solite formule di rito del recensionismo professionale " : quelle sono le formule di rito di D'Orrico e dei suoi( tuoi) compagnucci di merende, sono le formule di rito di chi si mette dal balcone a cioncionare come un vecchio all'osteria sul governo ladro, sono le formule di rito di chi non è capace di giudicare un libro sul rispetto delle fondamentali della letteratura come lo show, don't tell perché non sa nemmeno dove stian di casa !
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Scrivere d' un libro che è bello perché i dialoghi sono appropriati per ogni personaggio, le descrizioni sono dinamiche e non si sbrodolano aggettivi inutili è un giudizio oggettivo, valido per D'Orrico, per Battista, per il Doc. West e per ogni abitante di questa palla di fango.
Scrivere d' un libro che è bello perché sì, perché piace a tanti ed anche al sottoscritto, è un giudizio soggettivo, che può essere valido per me, ma non per Battista; o magari per Battista, ma non per me e D'Orrico; e così via...
Quindi, torno sul personale e lancio un avviso ai naviganti : è sulla base del primo principio che io baserò le mie critiche, non su come mi sono alzato la mattina della recensione.
" Ma in questa maniera, Doc, il tuo giudizio quanto vale ? Tanto vale farle scrivere da un PC le recensioni..."
Giovane quanto Matusalemme,inaspettata quanto il sole dopo la pioggia, ecco arrivare la solita replica sulla presunta meccanicità a cui ti costringerebbero le regole del buon scrivere, pastoje crudeli tese dalle Spietate Leggi del Mercato© a cui solo gli Autori Coraggiosi® sanno reagire, scrivendo libri di Letteratura Vera®, di cui solo il volgo rozzo e plagiato dai bestsellers americani può parlare e scrivere male...!
Rispostina semplice semplice: il metodo rimane lo stesso, ma la materia trattata cambia ogni volta.
Un romanzo fantasy scritto benissimo, ma ambientato nel solito Medioevo di cartapesta,può ottenere lo stesso voto d' un giallo tirato un po' via, ma in cui si scopre che l'assassino è un ippopotamoide rosa del pianeta Xyzz, perché in questo caso io, Doc.Herbert West, posso sì usare le regole sopra per giudicarlo tirato via, ma anche rilevare, ed usare come attenuanti , i motivi per cui l'autore, pur dimostrando un'eccelente fantasia, zoppica nello scrivere la storia : è un esordiente; l'editing può non essere stato adeguato, od inesistente come capita spesso in Italia; non esistono ippopotamoidi rosa assassini a cui fare riferimento nella letteratura mondiale; eccettera.
" Ispettore, si sbaglia!
Non sono stato io !!! "
Perciò, se salverò l'autore X, stroncato da cani e porci, o stroncherò l'autore Y, acclamato dalla critica mondiale, non sarà perché ci ho fatto testa o croce o tirato i dadi, ma lo sarà in base a criterj scientifici, inoppugnabili ed oggettivi.
Se non sarete d'accordo, fatemelo comunque sapere con un commento : risponderò più che volentieri.
E se proprio dissentirete su tutta la linea, bé, la croce bianca in campo rosso sulla sinistra esiste proprio per questo...
^_^
Stay tuned for other posts!
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